mercoledì 6 giugno 2012

La nostra pizza - degustazioni

Volevo fare una cena tra amiche. Una cena in cui dopo il primo boccone e il primo bicchiere di vino parte la chiacchiera leggera e complice e si passa dal commento su un piatto un po' insolito al ricordo di momenti vissuti insieme.





L'idea di creare un menu con degustazione di pizze è nata con una di queste amiche, curiosa di provare uno dei grandi classici della cucina italiana preparato con farine diverse dal consueto grano tenero.
Così è nata "La nostra pizza", in cui ogni portata è dedicata a una di noi, in base ai nostri gusti e al nostro carattere.





La classica raffinatezza di Silvia con le pizzette ai datterini, bufala campana e basilico.
La semplice concretezza di un'altra Silvia con la focaccia con burrata e crudo S. Daniele.
E poi Manuela, che dietro l'apparenza schietta e risoluta nasconde un animo tenero, come la pizza all'amatriciana con un cuore di ricotta racchiuso nel bordo.
E che dire di Elena, amante degli abbinamenti gastronomici insoliti, con la pizza al roquefort, pere e miele di castagno?
Per finire il dolce, dedicato all'amicizia tra me e Sonia. Il calzone alla nutella è stato nostro compagno di scorribande al mare e di cene post allenamento in piscina. Abbinato al gelato al pistacchio di Bronte, dolce e prezioso, come la nostra amicizia.

Veniamo alle ricette...
La dosi della pasta per la pizza sono da intendersi per 4 persone.
Le farine sono fornite dal nostro caro amico Luca, capo supremo del Panificio Pasticceria Busiol di Codognè (TV).

Silvia - Pizzette con bufala campana e datterini al basilico

Pasta al triplo kamut
- 250 ml di acqua tiepida
- 100 g di farina manitoba
- 350 g di farina triplo kamut
- 10 g di lievito di birra
- 5 g di sale
- 10 g di olio evo
- 200 g di mozzarella di bufala campana dop
- 250 g di salsa preparata con pomodori datterini
- qualche foglia di basilico

Far sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mettere nell'impastatrice la miscela ottenuta, le farine, il sale e l'olio evo e impastare per 3/5 minuti. Lasciare lievitare per almeno un paio d'ore in un luogo riparato.
Sgonfiare la pasta lievitata lavorandola, suddividerla in pezzetti e ricavare delle pizzette rotonde.
Lasciare lievitare un'ora.
Cospargere le pizzette con la salsa di pomodoro.
Cuocere per 15 minuti in forno a 220°. Sfornare e ricoprire le pizzette con una fetta di mozzarella di bufala e decorare con una foglia di basilico.




Scania (altra Silvia) - Focaccia burrata e S. Daniele 18 mesi e sale rosa dell'Himalaya

Pasta integrale al grano tenero
- 200 g di burrata pugliese
- 100 g di prosciutto crudo di S. Daniele stagionato almeno 18 mesi
- granelli di sale rosa dell'Himalaya

Far sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mettere nell'impastatrice la miscela ottenuta, le farine, il sale e l'olio evo e impastare per 3/5 minuti. Lasciare lievitare per almeno un paio d'ore in un luogo riparato.
Sgonfiare la pasta lievitata lavorandola e stenderla su una teglia.
Lasciare lievitare un'ora.
Forarla in superficie con una forchetta e cospargerla con un filo di olio evo e dei granelli di sale rosa dell'Himalaya.
Cuocere per 15 minuti in forno a 220°. Appena sfornata la focaccia ricoprirla con la burrata a fette e il prosciutto S. Daniele.


Manuela - Pizza all'amatriciana con sorpresa




Pasta al farro integrale
- 250 ml di acqua tiepida
- 100 g di farina manitoba
- 10 g di lievito di birra
- 10 g di olio evo
- 100 g di guanciale
- 250 g di passata di pomodoro, meglio se casalinga
- 1 peperoncino piccante
- 200 g di ricotta di vacca freschissima

Far sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mettere nell'impastatrice la miscela ottenuta, le farine, il sale e l'olio evo e impastare per 3/5 minuti. Lasciare lievitare per almeno un paio d'ore in un luogo riparato.
In una padella fare appassire il guanciale finchè rilascia il suo grasso e aggiungere la passata di pomodoro e il peperoncino piccante. Regolare di sale e portare a cottura.
Sgonfiare la pasta lievitata lavorandola e stenderla su una  teglia rotonda (la dose è per due teglie), badando di far fuoriuscire i bordi per 2/3 cm. A 2/3 cm dal bordo posizionare una striscia di ricotta e richiuderla all'interno del bordo, come se fosse una corona circolare.
All'interno del bordo di ricotta farcire con il sugo all'amatriciana.


Elena - Pizza con bufala, roquefort, pere kaiser e miele di castagno



Pasta al triplo kamut
- 250 ml di acqua tiepida
- 100 g di farina manitoba
- 350 g di farina triplo kamut
- 10 g di lievito di birra
- 5 g di sale
- 10 g di olio evo
- 200 g di mozzarella di bufala campana
- 100 g di formaggio roquefort
- 1 pera kaiser
- 2 cucchiaini di miele di castagno

Far sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mettere nell'impastatrice la miscela ottenuta, le farine, il sale e l'olio evo e impastare per 3/5 minuti. Lasciare lievitare per almeno un paio d'ore in un luogo riparato.
Sgonfiare la pasta lievitata lavorandola e stenderla su una  teglia.
Condirla con la bufala e il roquefort a pezzetti.
Cuocere per 15 minuti in forno a 220°.
Appena sfornata posizionare la pera tagliata a fettine sottili e concludere con un filo di miele di castagno.


S & S (Silvia e Sonia) - Piccoli calzoni integrali alla nutella con gelato al pistacchio di Bronte




Per 8 mini calzoni
- 250 ml di acqua tiepida
- 200 g di farina manitoba
- 10 g di lievito di birra
- 5 g di sale
- 10 g di olio evo
- 400 g di nutella

Far sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mettere nell'impastatrice la miscela ottenuta, le farine, il sale e l'olio evo e impastare per 3/5 minuti. Lasciare lievitare per almeno un paio d'ore in un luogo riparato.
Sgonfiare la pasta lievitata lavorandola, dividerla in otto parti e con ciascuno di essi ricavare un cerchio della dimensione di un cd.
Farcire con un cucchiaio di nutella ciascun calzone e richiuderli.
Cuocere per 15 minuti in forno a 220°.

Per il gelato al pistacchio
- 300 ml di latte intero
- 200 ml di panna
-150 g di pistacchi di Bronte non tostati
-150 g di zucchero
- 1 bustina di vanillina

Cuocere il latte, la panna e lo zucchero con la vanillina per 6 minuti. Aggiungere i pistacchi ridotti in polvere  e amalgamare bene il tutto.
Porre il composto in congelatore per almeno 5 ore.
Al momento di servire, mantecare il gelato con un robot dal motore molto potente.

Servire con un quadretto di cioccolato extra fondente a mo' di cialda.

Con le prime tre portate ho servito uno Champagne Blanc de blancs del 2004, che ha esaltato le note delicate della bufala e della burrata ma allo stesso tempo tenuto testa alla forza del sugo all'amatriciana della terza pizza.
La pizza al roquefort e miele di castagno ha trovato giustizia in un Gewurtraminer alsaziano del 2007, che ha sapientemente domato le note dolciamare del condimento.
Il dolce, data la presenza del gelato, non richiedeva alcun abbinamento enoico.









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